Per salire all'alpe Saline (2241 metri) è necessario solcare tutta la val Fontana tramite la carrozzabile che termina all'alpe Campiascio (1680 metri), ultima malga a bassa quota della valle. Lasciando a sinistra la cascina dei pastori, si segue il tratturo in direzione nord e quindi ci si porta verso lo stallone, ignorando il sentiero che sale alla capanna Cederna Maffina (2583 metri), in alta val Forame. La partenza del sentiero per l'alpe Saline non è segnalata, ma una volta intercettato il percorso non è più possibile perderlo. Poche decine di metri prima della costruzione per il bestiame, nei pressi di un grosso masso, si risale il pascolo in direzione nord fino raggiungere il limite inferiore del fitto bosco dove troveremo tramite un vero e proprio passaggio il punto di partenza della mulattiera. Il sentiero risale velocemente la fresca pineta per poi effettuare una diagonale verso nord dove attraversa il torrente principale che scende dal bacino dell'alpe Saline. Superato il corso d'acqua si lambisce una roccia che consente di ripararsi in caso di tempo avverso e quindi si comincia l'ascesa del versante. La salita è agevolata dal tracciato militare che ci permette di prendere quota in modo regolare. Vale comunque la pena effettuare delle soste per ammirare il panorama che si apre sulla val Forame e sul gruppo del Painale. Dopo alcuni tornanti ci si porta in direzione nord ovest sotto il terrazzo dell'alpe Gardè (2204 metri). Qui un tempo, secondo le cartine, doveva prendere quota il vecchio sentiero per la malga, sicuramente abbandonato dopo la costruzione della mulattiera. Si risale di nuovo il versante per poi effettuare una lunga traversata verso est, in direzione dell'alpe Saline. Poco prima di giungere alle baite, si distacca sulla sinistra il sentiero per l'alpe Gardè, purtroppo a tratti cancellato dalla vegetazione. Nel mezzo della conca erbosa dell'alpe Saline prendono posto due baite, che sembrano voler cadere da un momento all'altro e, su un piccolo dosso, i ruderi del classico stallone per le vacche. A prima vista, rispetto all'opposta val Forame, l'alpe Saline da un'idea di malga povera, probabilmente abbandonata da tempo. Volgendo lo sguardo verso sud si individua l'imponente parete rocciosa che, scendendo dal Corno dei Marci (2805 metri), ci separa dalla vicina val Sareggio, raggiungibile tramite il "Passo del Cane". L'alternativa più tranquilla e molto remunerativa per il panorama che ci offrirà è quella di proseguire per la mulattiera che porta fino al passo delle Saline (2595 metri), sul confine con la vicina Svizzera. Si riprende quindi a salire con numerosi tornanti il solare versante erboso che ci permette di ammirare la val Fontana per tutta la sua lunghezza. Prima di effettuare la traversata verso est, in direzione dello spartiacque bisogna ignorare, ma vale comunque la pena farci visita, una deviazione verso ovest (2536 metri) che ci permettere di percorrere per qualche decina di metri una muragliera costruita per scopi bellici durante la prima guerra mondiale. Giunti al passo delle Saline, oltre al contesto che ci ha accompagnato per tutto il percorso, si apre davanti ai nostri occhi un bellissimo panorama sulla val Poschiavo e sulle cime della val Malenco che ci ripaga della fatica fatta per raggiungere la meta.