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La prima volta che sono salito al Passo delle Saline, poco prima di raggiungere la meta, sono rimasto affascinato da un tratto di mulattiera sopraelevato, che si dirigeva verso la Val Forame. Ho pensato fosse un'opera incompleta, dato che terminava dopo poche decine di metri. Un giorno però, dalla vetta del Pizzo Calino, ho notato sulla testata della Val Fontana una traccia di sentiero che saliva fino ad una bocchetta. E così, un pomeriggio di agosto del 2011, mi sono incamminato da Campiascio alla ricerca della misteriosa mulattiera per il Passo di Garde.

In edicola il nuovo numero della rivista "Le Montagne Divertenti" dedicato all'autunno.

Editoriale: A volte si può cogliere il fascino di una montagna dopo il lungo tragitto per raggiungerne la vetta, un percorso che non solo ci fa scoprire le vallate, gli animali e gli uomini che ne abitano i fianchi, ma che ci porta a conoscere meglio noi stessi, i nostri limiti e a lottare per migliorarci. E' un viaggio meraviglioso, una palestra di vita che fa sentire realizzati e aiuta capire quanto invece sia sciocco perdere tempo ad accumulare cianfrusaglie che mai troveranno spazio nel nostro cuore.

Un caldissimo pomeriggio di Aprile mi reco a Desco per raggiungere il Culmine di Dazio. Salendo tra i secchi boschi giungo velocemente agli antichi terrazzamenti che mi accompagnano nel cuore di Porcido dove sorge la tranquilla Chiesetta di San Sebastiano. Ignoro la via diretta per prendere il successivo sentiero che, con una lunga diagonale, mi porta nell'ampia cima del Culmine di Dazio. Mi reco verso est, dove sorge una piccola Vedetta dalla quale si ammira un superbo panorama sulla media Valtellina. Da vicino si può osservare il paesino della Sirta ed il vicino versante tagliato dalla strada che sale in val Tartano. Seguendo una stradina arrivo a Dazio dove prendo la via per Porcido, che mi riporterà ormai a sera verso Desco.

In edicola il nuovo numero della rivista "Le Montagne Divertenti".

L'inverno è la stagione ideale per riscoprire le numerose mulattiere che raggiungono i maggenghi di media montagna. Così una mattina dell'autunno 2009 decido di partire da Vervio, piccolo comune dell'alta valle, per salire fino a Susen, amena località alle porte della val Saiento. Aggiornata la raccolta di Vervio con qualche fotografia.

Questo sito è come un libro aperto, un piccolo libro sempre pronto a raccontare di luoghi e talvolta di persone che animano la Valtellina. Questo libro vuole fermare il tempo che inesorabilmente scorre e cancella importanti tracce lasciate dall'uomo e dalla natura. E, come quando guardiamo una stella essa potrebbe essere già estinta, anche una fotografia un giorno potrà essere testimone di un passato da non dimenticare.