Giunti all'alpe Campo (1680 metri), nei pressi della grande fontana per abbeverare il bestiame, si prende una traccia di sentiero che diventerà più marcata nei pressi di una baita diroccata, a monte dei pascoli. Si entra quindi in una fitta pineta per sbucare dopo pochi minuti in una piccola radura dove sorge il rifugio dell'ADM. Dopo aver superato il dosso erboso poco più ad ovest, si prosegue nella risalita del versante, entrando nuovamente in una fresca selva. Le forme contorte del sottobosco, create dalle radici resinose delle piante, ci accompagnano nella parte più monotona del cammino. Quando la vegetazione diviene più rarefatta possiamo scorgere la piramide del monte Campodola (2135 metri), dove troneggia la luccicante croce. Giunti nel limite orientale della malga possiamo decidere di seguire il sentiero principale che piega in direzione sud, verso l'imponente croce affacciata sulle severe cime orobiche, oppure di proseguire verso le cascine, qualche centinaio di metri più a nord. Dal dosso erboso del monte Campondola (2135 metri) parte un sentiero che permette di raggiungere velocemente l'alpe val di Ron (2164 metri) e quindi ritornare all'alpe Campo (1680 metri) passando per la baita Massarescia (1704 metri).