Il bivacco La Petta (1452 metri) si trova nel primo terrazzo prativo ai piedi della testata della val Malgina. Da Paiosa (687 metri), frazione orientale di Castello dell'Acqua, ci si incammina per la carrozzabile, chiusa al traffico, che solca il versante sinistro idrografico della valle fino alle Baite Colombini (1016 metri). Qui si risale l'ombrosa pineta per poi giungere alla desolata baita Pian della Valle (1176 metri). Ignorato il sentiero a sinistra che guada il torrente tramite un ponticello in legno, si prosegue diritti prima nel bosco e poi tra gli ontani fino ad entrare in una radura dove si scorge una fontana incassata nel terreno (1307 metri). Proseguendo in direzione del letto del torrente si arriva di fronte alla briglia che inghiotte tutta l'acqua che scende dal canalone e tramite una lunga galleria la porta in val d'Arigna, nel bacino dei Forni (1296 metri). Per il bivacco La Petta invece bisogna risalire la valletta a sud, puntando il grande masso a monte. Quindi si taglia a sinistra per poi risalire tra le rocce un piccolo tratto attrezzato con delle catene. In breve si sbuca nel limite inferiore del pascolo. Il sentiero, piuttosto pianeggiante, supera il ruscello che scende dal bacino della Foppa ed arriva in vista del bivacco che si raggiunge con una leggera discesa. La costruzione, piuttosto spartana, permette di pernottare o di trovare riparo in caso di tempo avverso. Il sentiero prosegue tra i prati fino ad entrare nel famoso canalone. Dal bivacco La Petta è possibile raggiungere i ruderi delle baite denominate Foppa di Sotto (1793 metri) e quindi con una lunga traversata il rifugio Pesciola (2004 metri). Si sale in diagonale puntando la grande cascata che scende dalle rocce ma, dopo aver attraversato il corso d'acqua, ci si rende conto che il sentiero si perde tra gli ontani ed è molto difficile non perderlo. Seguendo la vegetazione si può intuire la via più logica per superare il bastione roccioso che ci separa dalla Foppa di Sotto. Probabilmente il nuovo tracciato della gvo, che dalla baita Muracci (1821 metri) porta direttamente in Pesciola, ha fatto dimenticare questo tratto di percorso certamente non molto battuto.