L'alpe del Druet (1812 metri) si trova in un terrazzo naturale affacciato sulla testata della val d'Arigna. Giunti al parcheggio nei pressi della centrale Armisa (1041 metri), ci si incammina per la ripida strada che sale nel bosco fino a raggiungere le baite Pattini e quindi, imboccando un tratturo selciato sulla sinistra, alla località Foppe. Si prosegue decisi verso sud passando per le baite di Prataccio (1458 metri). Superate le baite Michelini (1499 metri), ultimo nucleo rurale della valle, troviamo le indicazioni per il sentiero che, distaccandosi dalla via principale, conduce all'alpe del Druet (1812 metri). Si risalgono quindi i rigogliosi pascoli, seguendo i segnavia bianco rossi, per poi immettersi nella folta vegetazione di ontani verdi, dove la traccia diventa più marcata grazie alla natura sabbiosa del terreno. Dopo circa trecento metri di dislivello dalle baite Michelini (1499 metri), davanti a noi, appaiono le due baite dell'alpe del Druet (1812 metri) che sembrano contemplare le imponenti vette della val d'Arigna. Un sentiero pianeggiante prosegue verso sud est, nella conca ai piedi del canalone che discende dalle cime del Druet, dove un tempo risiedevano la vedretta delle Sfascere e la vedretta del Vagh. Ritornando alle baite, poco sopra, troviamo il classico stallone che, ancora oggi, offre un valido riparo per i greggi di capre e pecore che fortunatamente popolano la valle. Il ritorno può essere effettuato tramite il sentiero quasi pianeggiante che effettua una traversata verso nord fino alla baita Campei (1647 metri), dove giunge la carrozzabile che sale dalla località Foppe. L'ultima, ma non meno interessante, alternativa che ci offre l'alpe del Druet (1812 metri) è quella di proseguire per il rifugio Pesciola (2004 metri), situato sullo spartiacque tra la val d'Arigna e la val Malgina, compiendo un anello che comunque giunge alla baita Campei (1647 metri).